Per chi come me non ne poteva più di storie d’azione in stile americano, “Binari di sangue” rappresenta una piacevole scoperta.
Un gruppo di terroristi fa squadra con dei mercenari, per portare scompiglio e morte su un treno che trasporta un politico italiano nelle varie tappe della sua campagna elettorale. L’obiettivo non è tanto colpire il politico: è più ampio e devastante. A morire saranno migliaia di persone se nessuno li ferma. A mettere i bastoni tra le ruote a questo piano di morte, Alex Torrisi, agente dell’intelligence vaticana e Nicholas Caruso, agente dei servizi italiani, che tra una smitragliata e l’altra trovano una fantastica intesa.
Come nella tradizione del romanzo d’azione, non mancano i corpo a corpo, gli scontri a fuoco, le battute spaccone. I capitoli sono brevi e si susseguono incastrandosi alla perfezione, rendendo la lettura talmente rapida da poter facilmente immaginare di trovarsi nel vortice dell’azione.
La scrittura è molto accurata, facendo pensare che dopo “Angelus di sangue” i due autori, Giancarlo Ibba e Alessandro Cirillo, abbiano trovato la stessa magnifica intesa dei due protagonisti della storia, come fosse un’unica mano a scrivere. Ciò che più ho apprezzato è la notevole competenza tecnica, tanto in ambito militare che in ambito ferroviario, che permette di farsi trasportare nel meccanismo della storia percependola come perfettamente credibile.
Godibilissima evasione.
