Il faro
Questo romanzo si associa alla parola “incubo” in modo così stretto, da non essere per me per nulla chiaro, se sono io ad averlo divorato, o se è lui ad aver divorato me.
Questo romanzo si associa alla parola “incubo” in modo così stretto, da non essere per me per nulla chiaro, se sono io ad averlo divorato, o se è lui ad aver divorato me.
Un giallo in piena regola, un intreccio ben studiato, una lettura piacevole e rilassante.
Piccolo e denso di emozioni, così è il libro e così è stato il tempo che gli ho dedicato: piccolo e denso di emozioni, e la voglia di andare avanti nella lettura anche quando bruciano gli occhi.
Sono stata nominata. Ma non come in un reality show dove rischi di essere cacciata. Al contrario, qualcuno apprezza il mio blog e l’ha citato tra i suoi preferiti all’interno del Liebster Award. Ricevo la nomina e decido di proseguire il gioco, rispondendo alle domande e nominando a mia volta.
Se si è alla ricerca di una cura per l’ipersonnia, questo libro fa al caso. Basta iniziare ad addentrarsi nel primo capitolo, per capire che per stile, ritmo narrativo serrato e colpi di genio dell’autore, questo romanzo ha una capacità di tenere svegli decisamente superiore alla caffeina assunta in dosi massicce.
Ho scritto il racconto “L’autrice e la creatura” durante una traversata in traghetto, in un lungo viaggio che mi avrebbe portato a Caponord.
Se ci si avvicina alla lettura del romanzo di Pavesio pensando che sia un thriller e attendendosi gli elementi caratteristici di questo genere, si viene delusi. Meno male, bisogna dire.
C’era una volta in Sardegna è una raccolta di racconti, uniti in modo originale da un filo conduttore che dà loro una logica e un senso globale. Può darsi che etichettarlo come semplice “horror” sia molto riduttivo, perché è molto di più, quello che vi si trova dentro.
Il 20 maggio 2017 si è svolta la premiazione del concorso letterario nazionale Premio Giallo Indipendente, presso la Libreria Belgravia di Torino, nell’ambito degli eventi del Salone Off – Salone Internazionale del Libro.
Il giallo di Manuela Leonessa mi ha stupito per la capacità dell’autrice di coinvolgere in una storia tutto sommato priva di grandi colpi di scena, segno di una scrittura di qualità che non ha bisogno di stupire, per tenere incollati alla pagina.