Ho scritto il racconto “L’autrice e la creatura” durante una traversata in traghetto, in un lungo viaggio che mi avrebbe portato a Caponord. Avevo da pochi mesi pubblicato il mio primo romanzo, “Come il mare ad occhi chiusi” e la noia di quella traversata in mare aveva favorito una serie di riflessioni oziose, che ruotavano intorno alla protagonista del romanzo, Dalia. Perché me l’ero immaginata così? Perché l’avevo fatta agire in un dato modo? E soprattutto, cosa c’era di me in lei? Perché il mio primo impulso era stato di pubblicare il romanzo con uno pseudonimo, quasi a volerne prendere le distanze? Fu la mia editora, Piera Rossotti, a incoraggiarmi a usare il mio vero nome. Era chiaro che dietro tutto questo c’era qualcosa di forte e profondamente personale da analizzare. Presi un foglio e una penna, a bordo della nave, e scrissi il racconto. Venne da sé, come se non ci fosse granché da inventare.
“L’autrice e la creatura” è risultato vincitore nella sezione “racconto a tema libero” nel concorso letterario Roccagloriosa 2017. La premiazione è avvenuta proprio a Roccagloriosa, nel cuore del Cilento, l’8 luglio 2017, tra canti tradizionali accompagnati da chitarre, letture delle opere vincitrici e il magnifico sfondo della chiesa di San Nicola. Una serata indimenticabile, con uno spirito gioioso e festante che è tutto il contrario del clima che si respira nel mio racconto.

MOTIVAZIONE DEL PREMIO:
“Attraverso una sapiente scansione narrativa il racconto si sviluppa attorno a un rapporto di patologica e dolorosa fusione tra l’autore e il suo personaggio: scissione e identità della mente, svelamento di una sofferenza esistenziale, mai palesemente descritta, ma fortemente implosiva nella scrittura raffinata, letterariamente consapevole, perfetta.”